Il Garante della Privacy avvia istruttoria su WhatsApp.
Ebbene si!
Nel 2014 nella Silicon Valley accade qualcosa destinata a produrre effetti invasivi nel futuro.
Facebook acquistava WhatsApp per circa 20 Miliardi di dollari con l’obiettivo, oggi, di
Condividere le informazioni degli utenti di WhatsApp con Facebook.
Primo step
WhatsApp annuncia la crittografia end-to-end, la condivisione sicura dei messaggi tra utenti il cui contenuto è visibile soltanto dai destinatari.
Secondo Step
Condivisione delle informazioni dell’account di WhatsApp con Facebook (previo consenso).
Un’apparente innocua condivisione d’informazioni.
Ma non la pensa allo stesso modo il Garante Italiano della Privacy, Presidente Antonello Soro che avvia istruttoria su WhatsApp.
«Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria a seguito della modifica della Privacy Policy effettuata da WhatsApp a fine agosto che prevede la messa a disposizione di Facebook di alcune informazioni riguardanti gli account dei singoli utenti di WhatsApp, anche per finalità di marketing.
Il Garante della Privacy invita Whatsapp e Facebook a fornire i dettagli necessari per la valutazione del caso in termini di trattamenti dei dati personali degli utenti.
In particolare ha chiesto di conoscere nel dettaglio:
- la tipologia di dati che WhatsApp intende mettere a disposizione di Facebook;
- le modalità per la acquisizione del consenso da parte degli utenti alla comunicazione dei dati;
- le misure per garantire l’esercizio dei diritti riconosciuti dalla normativa italiana sulla privacy, considerato che dall’avviso inviato sui singoli device la revoca del consenso e il diritto di opposizione sembrano poter essere esercitati in un arco di tempo limitato.
Il Garante ha chiesto inoltre di chiarire se i dati riferiti agli utenti di WhatsApp, ma non di Facebook, siano anch’essi comunicati alla società di Menlo Park, e di fornire elementi riguardo al rispetto del principio di finalità, considerato che nell’informativa originariamente resa agli utenti WhatsApp non faceva alcun riferimento alla finalità di marketing. Fonte: Comunicato Stampa Garante Privacy del 27 settembre 2016 »
Valuteremo gli sviluppi!