Consulenza privacy videosorveglianza
Il controllo a distanza dei dipendenti, da parte del datore di lavoro, apre lo scenario ad ampie questioni. Questioni legali, ovviamente, ma anche etiche, di rispetto e trasparenza. L’utilizzo di sistemi di videosorveglianza obbliga infatti a ulteriori adempimenti in fatto di privacy.
Privacy e videosorveglianza nei luoghi di lavoro
La videosorveglianza si concretizza in modo corretto, lecito e trasparente con l’osservanza particolare di alcune normative. Tra queste il provvedimento del Garante della Privacy dell’8 aprile 2010, in materia di videosorveglianza, e la legge n. 300 del 1970 art. 4 comma 3 (Statuto dei lavoratori) e s.m.i. In base a tali direttive, l’istallazione di un sistema di videosorveglianza a norma di legge comporta la realizzazione di un vero e proprio progetto, che prevede:
- Consenso dei dipendenti alla rilevazione delle immagini;
- Autorizzazione della INL oppure, quando previsto, accordo preventivo con le rappresentanze sindacali (RSA o RSU);
- Individuare e nominare un referente aziendale responsabile della gestione dei dati registrati;
- In particolari circostanze, il Titolare ha l’obbligo di eseguire la Valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA);
- Cartelli informativi a norma con precisa indicazione della finalità della videosorveglianza;
- Tempo di conservazione delle immagini.
La videosorveglianza quando è illecita
Chi attiva un impianto di videosorveglianza in modo illecito o non corretto, infatti, si espone a sanzioni pecuniarie e interdittive, in particolare in ambienti di lavoro con dipendenti e collaboratori.
La soluzione? È CH Consulting. Affidando a noi la tua Azienda, sarai certo di ricevere la migliore consulenza privacy per il sistema di videosorveglianza.