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Siti Web italiani, due su tre violano la legge sulla Privacy!

Clamoroso!!
Il 67% dei siti Web italiani non è a norma con la Privacy (D. Lgs 196/2003).
E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Federprivacy su un campione di 2.500 siti web.
In 1.690 siti non hanno rispettato l’obbligo di informare l’interessato/utente su come saranno trattati i dati personali (violazione art. 13 della legge sulla privacy) e in molti casi non è rispettata neppure la richiesta di consenso al trattamento dei dati (violazione art. 23 della legge sulla privacy).
I numeri della ricerca condotta da Federprivacy, in un solo mese, sono veramente impressionanti.
Basti pensare che le sanzioni stimate sono circa 24 milioni di euro a carico dei responsabili delle violazioni.
Search bar on virtual screenI settori più esposti alle violazioni sono quelli delle piccole e medie imprese con il 55% dei casi, seguono poi con il 17% dei casi le violazioni nei settori legati alla salute (cliniche, laboratori di analisi, studi medici e dentistici, chirurgia estetica, ecc.). Con il 7% dei casi le violazioni riguardano aziende informatiche (come Web Agency, società di consulenza nei settori di internet), nel 6% dei casi le violazioni riguardano grandi aziende e personalità.  Il 4% dei casi le violazioni riguardano associazioni, partiti, no-profit. Con il  3% dei casi le violazioni riguardano pubbliche amministrazioni ed enti,  il 3% anche per i professionisti e ancora con il 3% dei casi le violazioni riguardano settori delle investigazioni e videosorveglianza.  Con il  2% dei casi le violazioni riguardano settori nei beni di lusso
Considerando che i domini registrati presso il CNR (registro.it) sono circa 2,5 milioni, l’entità delle potenziali infrazioni/sanzioni è stimabile in alcuni miliardi di euro.
Dal punto di vista normativo, con l’entrata in vigore del Codice della Privacy (1° gennaio 2014), sono prescritti obblighi precisi per chiunque tratti dati personali (artt. 13 e 23 del Codice). Cosi anche per qualsiasi altra forma di acquisizione di dati personali dell’interessato/utente via Web (es. Form di contatti, servizi di Newsletter, acquisto on-line, ecc.).

E non solo…Cookies, sign series for computer terms and technology.

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Innanzitutto cosa sono i Cookies: I cookies, letteralmente biscotti, non sono altro che le tracce e le informazioni (file di testo), che durante le nostre connessioni internet lasciamo sui server o ci vengono lasciate dagli stessi.

Con il Provvedimento 229, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014, il Garante ha individuato modalità semplificate per rendere agli utenti l’informativa on line sull’uso dei cookie e ha fornito indicazioni specifiche per acquisire il consenso.

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Le sanzioni sono molto pesanti.
L’assenza o non idonea informativa privacy ricade nell’applicazione sanzionatoria dell’art. 161 del Codice: sanzione da 6 mila a 36 mila euro. Tale sanzione può raddoppiare se la violazione è riferita a più interessati (e nel caso di un sito web, molto probabile) o, addirittura, quadruplicare in considerazione delle condizione economiche del responsabile della violazione.
Non va dimenticato, per altro, che il richiamato Codice prevede esatti diritti riferiti all’interessato (art.7) ed anche le modalità di come esercitare tali diritti (art. 8). Ad oggi nulla è cambiato, anzi..
Meglio essere in regola con la legge.
Cosa fare?
La complessità della materia, soggetta a continue modifiche normative in ordine al progresso tecnologico e al sempre crescente bisogno di fare business attraverso il Web (Global Digital Market), comportano la necessità di affidarsi a professionisti del settore per una Consulenza Privacy dei Siti Web, che dia risposte certe al riparo di spiacevoli imprevisti.